Palazzo Santa Chiara | Cappella del Transito di santa Caterina da Siena - Palazzo Santa Chiara

Cappella del Transito di santa Caterina da Siena

santa-caterinaVoluta a Roma da Papa Urbano VI, Santa Caterina da Siena vi arrivò nel 1378, seguita da numerosi discepoli. L’attuale Cappella era all’epoca una delle stanze di una dimora di terziarie domenicane.

Le discepole di Santa Caterina da Siena hanno abitato il palazzo per più di due secoli, fino a quando non si trasferirono nel Monastero di Santa Caterina a Magnanapoli.

Gli alloggi furono venduti prima al Collegio dei Neofiti ed in seguito, sotto Papa Urbano VIII, all’Arciconfraternita della Ss. Annunziata, per arrivare infine ad essere di proprietà dell’IPAB – Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, oggi Pio Istituto della SS. Annunziata.

Nel 1638, su commissione dell’Arciconfraternita della Ss. Annunziata, iniziarono i lavori di ristrutturazione della Cappella, già privata delle mura e della pavimentazione, spostate e ricostruite come reliquie nella chiesa di S. Maria sopra Minerva, e degli affreschi quattrocenteschi, trasferiti insieme agli arredi al monastero di S. Caterina in Magnanapoli, per volere del cardinale Antonio Barberini, fratello del pontefice Urbano VIII. Da qui, il compito assegnato al pittore Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, che affidò alla sua Scuola la realizzazione delle tele che avrebbero decorato le pareti della stanza della Santa, tuttora presenti nella Cappella.

Le spoglie mortali della Santa, dal 1380, riposano nella Basilica di S. Maria sopra Minerva.
Attualmente, all’interno della Cappella, sono custodite le reliquie di tre Santi Martiri: St. Ioannis, St. Heraclii e St. Exuperantie.

Grazie allo stanziamento di fondi da parte del Ministero per i Beni culturali e Ambientali, ottenuti per l’interessamento della Prof.ssa Giuliana Cavallini, studiosa di fama internazionale della Senese, tra il 1989 e il 2000 la Cappella è stata così completamente restaurata, conservando tuttora parte del soffitto originale trecentesco.

Dopo gli importanti lavori di adeguamento estetico/funzionale di Palazzo Santa Chiara, realizzati dalla attuale gestione di Gustavo Cuccurullo, la Cappella, tuttora consacrata, è oggi aperta al pubblico.

(Tratto dal sito internet del Centro Internazionale di Studi Cateriniani)

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